Quando il nuoto salva delle vite, o le può cambiare

 Dal 2011 un turnover di giovani in quel di Porto Torres. Qui, solo nell’ultima stagione, 400 ragazzi hanno preso parte al progetto “Gavino il Bagnino”, promosso dalla Sezione Salvamento FIN Sardegna. Sono alunni delle scuole primarie, a cui vengono impartite dieci lezioni di nuoto e due di rianimazione cardio polmonare, per un periodo di sei mesi; competenze pratiche e teoriche del nuoto per prevenire i rischi da annegamento, quarta causa di mortalità al mondo. “Riemergere” coinvolge invece minori coinvolti in reati penali, reinserendoli nella società attraverso lezioni di nuoto, di assistente bagnante e un tirocinio di affiancamento ai ragazzi diversamente abili. E così, un Paese di poeti, santi e navigatori si scopre sempre più terra di nuotatori. Poiché il nuoto, come disse a Swimbiz Marco Sulis lo scorso novembre, ricordando l’incidente del ’99 in cui rimase coinvolto e la terribile alluvione che ha colpito la sua Sardegna, va oltre lo sport e si tramuta in sopravvivenza.
 
  ugo@swimbiz.it

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