Ranfagni, uno stop che fa male

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 E' uno dei migliori atleti del nuoto azzurro, dorsista in forza all'Arma dei Carabinieri, ma per Sebastiano Ranfagni l'ultimo mese ha avuto un sapore particolarmente amaro, con la probabilità concreta di una abbandono dell'attività agonistica. "E' nato tutto dopo un primo esame medico al Coni, dove tutto era andato bene- ci racconta il Carabiniere toscano al telefono- Ho fatto poi, una nuova risonanza magnetica, e l' esame ha dato un responso imprevedibile, ovvero una Cardiopatia al ventricolo destro del cuore. Il dottor Pelliccia (medico del Coni) ha ovviamente bloccato  l'idoneità allo sport agonistico e ora dovremo aspettare fine dicembre o inizio gennaio 2013, per poter riunire una commissione medica e per poter predisporre nuovi accertamenti". La voce di Sebastiano è (comprensibilmente) velata dall'amarezza: "Ora sono in attesa. Dispiace molto e oltretutto se si arrivasse ad una conclusione di questo genere, sarebbe qualcosa non voluta da me, visto che non pensavo proprio ad una cessazione dell'attività agonistica. E poi in questo modo, così imprevedibile".  Infatti, dopo un Olimpiade non felicissima, Ranfagni aveva fatto progressi cronometrici e si presentava alla prossima stagione (quella che porterà ai Mondiali di Barcellona) con ottimismo. "I medici, ovviamente dopo i casi di Piermario Morosini e Alexander Dale Oen- continua Sebastiano- vogliono vederci chiaro ed essere sicuri al 100 per 100". Un momento difficile per un ottimo atleta e un ragazzo intelligente come Sebastiano, chiamato ora ad una prova ardua. L'augurio a lui dalla redazione di "Swimbiz"
 
guarnieri@swimbiz.it

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