Recco sola, le società si schierano con la Fin

Come scriveva due giorni fa Swimbiz, è ormai impossibile per i cittadini del mondo waterpolo stare a guardare il caso Recco senza prendere posizione. E l'hanno presa i presidenti delle società di A1 machile AN Brescia, CN Posillipo, RN Savona, RN Florentia, RN Bogliasco, Sportiva Nervi, SS Lazio Nuoto, Promogest Quartu S. Elena, Como Nuoto e CC Napoli, con un comunicato qui riportato integralmente:
 
In relazione alle recenti dichiarazioni dei dirigenti della Società Pro Recco, le sotto elencate Società di pallanuoto che militano nel campionato di serie A1 maschile dichiarano di essere completamente estranee e di non condividere assolutamente sia i contenuti che le modalità delle critiche avanzate dalla suddetta Società.
Ritengono, altresì, che la pallanuoto italiana abbia bisogno di ogni forma costruttiva di dialogo per garantirne la crescita, in un momento storico di grande difficoltà socio-economica dell’intero Paese e che le polemiche innescate dalle affermazioni della Società Pro Recco si riferiscono a questioni che nulla hanno a che fare con le esigenze fondamentali delle Società di pallanuoto.
 
I Presidenti delle Società:
 
Andrea Malchiodi - AN Brescia
Maurizio Marinella - CN Posillipo
Giuseppe Gervasio - RN Savona
Andrea Pieri - RN Florentia
Claudio Gavazzi - RN Bogliasco
Giorgio Alberti - Sportiva Nervi
Massimo Moroli - SS Lazio Nuoto
Paolo Pettinau - Promogest
Alessandro Dalle Donne - Como Nuoto
 
Il Presidente della Società CC Napoli, Edoardo Sabbatino, ha inviato al Presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli la seguente lettera:
 
Caro Presidente,
consentimi di dirTI che per l'inizio del campionato avrei auspicato discutere i veri problemi che affliggono la pallanuoto, piuttosto che affrontare un argomento che, evidentemente, riguarda una sola squadra.
Considero, tuttavia, doveroso farTI giungere il pensiero mio personale e dei Dirigenti ed atleti della Canottieri Napoli riguardo all'argomento "Pro Recco".
Tutti noi riteniamo che le norme federali, ispirate al principio di assicurare a tutti i membri partecipanti gli stessi diritti ed i medesimi doveri, debbano essere rispettate.
E ritengo anche che una eventuale modifica o sospensione delle medesime sia argomento da trattare nelle sedi idonee con calma e serenità' di spirito senza assumere atteggiamenti rigidi e provocatori, dal momento che lo sport per definizione deve unire e non "dividere" anche quando situazioni contingenti vorrebbero portarlo su binari poco idonei.
Ritengo anche che, come detto da altri miei "Colleghi", la designazione a rappresentare l'Italia in un contesto internazionale, valga, comunque, anche sacrifici per uomini e squadre che credono in ciò che fanno.
E, dunque, confermo pieno appoggio alle posizioni assunte dalla Federazione.
Con stima.
 
Edoardo Sabbatino
 
moscarella@swimbiz.it
 
 
 

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