Sarà contento il nostro direttore tecnico dell’Italnuoto Cesare Butini di vedere tanta spuma in acqua qui a Riccione e che movimento ne esce: la Divina, Regina per lo speaker Luca Rasi che ha il primato, lui, di farla sorridere prima di agguantare il blocco. Volete Federica Pellegrini? Eccola, perfetta a memoria di vasca, duecento metri da quarto crono al mondo. Risultato? Fluida, bella senza sbavature, un sole che splende con il pubblico che aumenta i decibel in dirittura di piastra d’arrivo e che si accende uno cinquantacinque e trenta. Rimettiamoci a sorridere, pensando che se c’è il motivo di tanto affetto e amore del pubblico, è perché divini si è a trecentosessanta e che…. solo Fede riesce nell’alchimia perfetta di tenerci incollati con pensieri bellissimi. Già, i pensieri bellissimi del Dotto (Luca) dalla nuova, ritrovata di gran carriera spinta propulsiva. Arriva da dietro come un feroce squalo Federico Bocchia, gratta gratta il Bond come fosse una cartina vincente, e in effetti il bel biondo del nuoto azzurro va a bingo e scatena la mano come un rapido 21”91. A Rio la spuma sarà quella giusta, bravo Luca Dotto.
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