Non è nato a Marsiglia, ma Florent Manaudou la considera casa fin da quando aveva 5 anni. Membro della società di nuoto (e pallanuoto) più forte di Francia, il Cercle des nageurs de Marseille. Testimonial per la città agli Europei di calcio in corso in questi giorni. E ora, proprietario di un ristorante insieme a tre soci. Il nome? Ovviamente La Piscine, con tanto di arredamento a tema acqua e menù che sostituisce antipasti, piatti e dolci con: vasca corta, vasca lunga, suggerimenti per salire la scaletta e i dessert del tuffatore. Manaudou che domenica scorsa è stato battuto nei 50 m stile libero per la prima volta in tre anni. Superato dal rampante ucraino Andriy Govorov, vecchia conoscenza dell'Italia. Manaudou che, paradossalmente, sembrò quasi apprezzare la sconfitta "Stasera non siamo nulla, succede, ci rende umani" commentò a fine gara a L'Equipe. Ancora non è scontato che continui a nuotare dopo Rio, come confermò anche l'ex olimpionico Alain Bernard a Swimbiz.it(leggi qui). Intanto, in questo ristorante Manaudou mette un tassello per il futuro. O, più semplicemente, un modo per non ossessionarsi in vasca, a leggere le sue parole su in sito per gourmet "Come tutti gli sportivi, amo le sfide. Questo ristorante è una. Ho scoperto la chitarra, corro in moto... Fa bene avere più interessi - e, almeno n questo caso, schiva la popolarità - è grazia a Georgiana (in foto con lui n.d.r.) che arriverà al clientela. Un ristorante rinomato deve più al nome dello chef che a quello del proprietario".