Cento e non più cento, destinazione Budapest, passando per Ostia. Se la velocità - e non solo quella a stile libero - sì è riunita fino a sabato in quel del Centro Federale sotto la direzione del Direttore Tecnico Cesare Butini, è nei frangenti del bordo vasca che si riattivano le velocità che furono. E fa un certo effetto rivederli insieme quei due, il gatto e la volpe dei 100, il duo d’attacco mondiale che tra il 2005 e il 2007 produsse quello che mai nessuno prima fu in grado di vincere, il mondiale appunto della gara regina. Filo Magno Magnini, in rigoroso e sartoriale accappatoio (ma che sembra più che altro una vestaglia nobiliare con lo stemma del suo club) se la sorride e se la nuota con una barba che sembra disegnata tanto è nera, e si sono infiammate anche le segretarie della piscina al suo passaggio.
Com’è distante Verona, forse più vicina la foresteria dell’Aniene (la stanza è la numero 13 di Federica, quando alloggia a Roma) ma adesso gli occhi sono solo per lui, il suo allenatore Claudio Rossetto. In prestito o ritorno di fiamma Filippo the captain? Le due, mentre il cugino Matteo Giunta si dedica a tutto tondo a Federica Pellegrini, un pizzico di passato riemerge nel ritorno di fiamma acquatico. Tanto che Rossetto sprigiona energia e forza da tutti i pori, con tanto di sfida al bilanciere dei 100 chili in palestra. Come ai bei tempi. Se non è triplete questo, dopo due mondiali…