Aveva quasi visto sfuggirgli la partecipazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, dopo che il suo nome era stato citato nel report McLaren su doping e antidoping in Russia(leggi qui). Aveva ricordato su Facebook che non solo Rusada (agenzia antidoping russa), ma anche Wada, Fina, Ukad e Usada non l'avevano mai trovato positivo a un controllo antidoping. La Commissione dell'International Olympic Committee gli ha dato ragione. Il velocista non ha brillato ai Giochi, ma si rifà oggi alla World Cup di Chartres, stabilendo il nuovo Record Mondiale in vasca corta nei 100 misti (50"60). Morozv si è sempre allenato in America, a Los Angeles. Ma dopo la pubblicazione del report McLaren, l'allenatore capo Dave Salo ha scelto di tutelarsi chiudendo temporaneamente gli allenamenti ad atleti stranieri(leggi qui). Difficile pensare che Morozov abbandoni l'America tout court: lì è cresciuto e ha studiato, talmente legato al suo Paese "adottivo" che nel 2011 pensò persino di nuotare per la nazionale statunitense.