Rivolta, arrivederci in vasca lunga. Nozzolillo “La corta non è un problema, è soggettiva”

Copyright foto: Gian Mattia D'Alberto-LaPresse

Mirko Nozzolillo, tecnico del Circolo Canottieri Aniene
Mirko Nozzolillo, tecnico del Circolo Canottieri Aniene

L’anno scorso spalancò le braccia e sui 25 m planò, due volte, fino all’argento europeo. Quest’anno Matteo Rivolta mancherà all’appuntamento con la vasca corta, sia a Massarosa sia a Legnano. E, pertanto, anche ai Mondiali di Windsor “Si è dovuto riprendere da un problema fisico – spiega a Swimbiz.it il tecnico Mirko Nozzolillo non è questione di precauzione, ma di programmazione diversa. Che stavolta guarda oltre la stagione in vasca corta, salvo eventuale test agli Assoluti Invernali (in lunga) “Ho scelto una ripresa graduale. Ai Mondiali di Budapest c’è voglia, ovviamente, di riscattare l’Olimpiade. Ma è ancora presto per parlare di obiettivi, vedremo cosa diranno le gare di gennaio-febbraio”. Lunga e corta. Per alcuni, più che una vasca sembra la proverbiale coperta: la tiri da una parte e manca dall’altra “Ma la vasca corta non è un problema – analizza Nozzolillo - è soggettiva. Certo, non c’è la stessa pressione di un’Olimpiade. Ma se un atleta si sente di gareggiare anche in corta, è giusto permetterglielo”. Qualche esempio tra i suoi atleti “Erika Ferraioli, Silvia DI Pietro, lo stesso Rivolta sono molto bravi in corta. Perciò, se stanno bene e in forma, li faccio gareggiare. Non è che ‘forzo la mano’ in questa parte di stagione – e qui l’esempio scelto è l’eccellenza in casa Italia – l’anno scorso Gregorio Paltrinieri ha fatto il record mondiale in corta. Non mi sembra gli abbia impedito poi di vincere l’oro europeo e olimpico.

Una questione, per il tecnico romano, di programmazioni differenti, di abitudini degli atleti, anche rispetto al riposo “Per me è sbagliato enfatizzare troppo il numero di campioni olimpici in carica che mancheranno a Windsor. Metà sono americani e loro storicamente non hanno la corta, hanno le yards – non mancherà Lilly King nell’anno post olimpico, poi, molti atleti smettono. Altri si concedono finalmente un po’ di vacanza, dopo quattro anni in cui non si fermano mai”. Senza scordare che il nuoto regala sempre nomi nuovi “Qualcuno uscirà sicuramente fuori. Ma anche lì, se una Federica Pellegrini vuole nuotare ai Mondiali in corta, non penso toglie un posto a una giovane. Le si porta entrambe” . Sempre con la consapevolezza che, per tutti, la stagione e il quadriennio sono appena all’inizio.

moscarella@swimbiz.it

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