In un'Australia dove, dopo le Olimpiadi di Rio, è iniziata la guerra dei fondi tra i due maggiori organi sportivi del Paese - Comitato Olimpico Australiano (Aoc) e Commissione Sport Australiano (Asc) - il bilancio finale sul nuoto non poteva che essere di Ian Thorpe."Ho trovato interessante il fatto che tutti i nostri atleti che arrivavano da campioni mondiali individuali o da primatisti dell'anno, non siano tornati a casa con la medaglia d'oro" commenta alla Reuters. La ragione principale, secondo il penta-campione olimpico, sta nelle maggiori pressioni che devono sopportare i top swimmers australiani rispetto agli americani. Thorpedo omaggia l'ultima performance di Michael Phelps "Mi sono emozionato, guardandolo nuotare a questi Giochi, più che a Londra. Era migliore nel suo modo di osservare, di competere, di gareggiare - e il suo record di 28 medaglie olimpiche, 23 d'oro - sarà davvero difficile, se non impossibile da battere".
Ma il dato più significativo, sottolinea Thorpe, è che il nuoto abbia allargato i suoi confini. Cita i giovani messisi in evidenza, Kyle Chalmers, Katie Ledecky, Adam Peaty, Joseph Schooling "I nomi diverranno più globali nel futuro. I giapponesi hanno fatto bene, con molti bronzi e una strategia che punta a Tokyo 2020(leggi qui)".
- Nel 2014, quando Joseph Schooling si mise in evidenza ai Giochi del Commonwealth, Swimbiz.it sottolineò la graduale globalizzazione del nuoto. Una realtà Singapore, costruita praticamente da zero (con un notevole investimento federale) da un tecnico spagnolo, Sergio Lopez Mirò, che a sua volta ha allenato per anni negli Stati Uniti(leggi qui).
- E sta lavorando per cambiare l'Argentina acquatica Bill Sweetenham, l'allenatore australiano che curò la crescita della "generazione d'oro" di Thorpe e Grant Hackett, oggi Direttore Tecnico del nuoto celeste y blanco.
- Quest'anno Fernando Canales, tecnico portoricano che da atleta si allenò a Verona e in seguito ha allenato in Francia, Messico, Turchia ea fatto da vice al mentore di Michael Phelps, Bob Bowman, ha commentato a Swimbiz "La Fina lavora benissimo nello sviluppo del nuoto nel mondo. Quando nuotavo, era un miracolo se qualcuno ti regalava un paio di occhialini”.
- La Fédération Internationale de Natation, solo nell'ultimo biennio, ha dato la possibilità di allenarsi nella struttura d'avanguardia di Thanyapura (Tailandia) a giovani di Nepal, India, Ruanda, Cambogia, Sri Lanka, Cambogia, Maldive, Timor Est, Bangladesh e promosso programmi per allenatori in Paesi come El Salvador e persino Mongolia, con l'italiano Gianluca Alberani(leggi qui).
Esempi come Schooling da Singapore, Dmitrij Balandin dal Kazakistan, Ruta Meilutyte dalla Lituania evidenziano come sia sempre più difficile trovare riferimenti certi a un'Olimpiade. E per una singola nazione - salvo eccezioni, come gli Stati Uniti - diventi arduo dominare la vasca in lungo e in largo.