Scuola e autoctoni, così è sbocciata la pallanuoto veneta

Copyright foto: ufficio stampa plebiscito padova

A livello acquatico, Veneto significa soprattutto nuoto di alto livello. Ma la doppia vittoria scudetto-coppa Italia consegna una Plebiscito Padova protagonista della pallanuoto femminile. “Fino a 32 anni fa, di pallanuoto, non c’era praticamente nulla nella regione – racconta a Swimbiz.it David Maria Barbiero, Presidente della società – partii con i maschi, puntando su un gruppo giovane e cresciuto nel vivaio, con un paio di stranieri a fare da chioccia”. La formula funzionava e Barbiero decise di replicarla a livello femminile “Anche perché i costi, a livello maschile, sono lievitati. Specie per gli stranieri”. Il risultato è una storica doppietta con un gruppo italiano “Quasi tutto di Padova e provincia. Sono tutte ragazze giovani, perciò questo è il primo passo verso nuovi traguardi, perché vogliamo dare soddisfazioni alle giovani che compongono, in numero esorbitante, i nostri vivai. Mi auguro che questo successo spinga altri, in Veneto, a creare o investire in realtà di pallanuoto”. E l’espressione “una famiglia” assume valenza letterale “Alcuni bambini dei settori giovanili sono figli di nostri ex giocatori o giocatrici. Idem per il nuoto sincronizzato, altro settore dove otteniamo risultati importanti”. Uno dei segreti sta nella disponibilità d’impianti“Il  Centro Sportivo Plebiscito include, da solo, cinque piscine; siamo gli unici in Italia ad avere una vasca da 33 m, specifica per la sola pallanuoto agonistica – praticamente una piccola città, che si appoggia anche alle scuole – da 40 anni portiamo i bambini in piscina al mattino, in orario di educazione fisica. Abbiamo persino i pullman per il trasporto”.
 
moscarella@swimbiz.it

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