Senza di te, non so stare

Copyright foto: gian mattia d'alberto-lapresse

Infinita, inarrivabile Tania Cagnotto. Proprio la sua grandezza potrebbe, tuttavia, lasciare un abisso dopo il ritiro “Se vorrà, l'accoglieremo a braccia aperte in Federazione. Lei e gli altri talenti naturali ci hanno regalato, negli ultimi dieci anni, gioie, onori e podi – commenta, a Swimbiz, il responsabile dei tuffi Marco Benati – ma condivido quel che ha detto Oscar Bertone e penso che, dopo Rio 2016, non avremo la continuità sperata”. Un’epoca, dunque, ineguagliabile nel breve periodo “Quando si ritireranno Tania, Francesca e Maria – al secolo Cagnotto, Dallapé e Marconi – avremo ancora qualche spazio con Noemi Batki e qualche giovane, dalla Bilotta in poi. Ma non potremo aspettarci di poter pensare alle medaglie internazionali come in passato. Ci vorranno anni per un ricambio”. Ci sarebbe Andrea Chiarabini “Quest’anno ha anche avuto problemi fisici. Per me, se trovasse la volontà di allenarsi con la dovuta continuità, rimane il talento in grado di darci maggiori soddisfazioni. Ma, al momento, è un talento inespresso”. Tocca, allora, allargare la base, come si è fatto agli Eurojunior, mentre sulla questione strutture “Non possiamo pensare di costruire impianti ad hoc per i tuffi, perché la nostra realtà politico-sportiva è diversa dai paesi dall’est. Ma palestre sì: all’Acquacetosa ne verrà costruita una specifica vicino alla piscina dei tuffi”.
 
moscarella@swimbiz.it

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