C’è un po’ tutto nel grande racconto di queste sette medaglie azzurre agli Europei di apnea outdoor di Kaş. Esperienza e freschezza, come un romanzo di formazione. Gioie miste a dolori negli argenti di Alessia Zecchini, come accade solo nelle biografie dei più grandi. Thrilling e fiato sospeso, non solo perché si tratta di apnea, per Vincenzo Ferri che ha dovuto attendere tutta la notte per vedere il suo bronzo di ieri(leggi qui) nell’assetto costante con pinne tramutato in Argento, dopo un doppio ricorso che ha portato alla squalifica del croato Colak. C’è persino un tema sociale, la parità tra sessi, perfettamente incarnata dall’apnea. E da Cristina Rodda, che vince l’argento nel jump blue - uno spazio acquatico delimitato in cui va nuotata la massima distanza possibile - percorrendo una distanza, 170.57 m, con cui avrebbe battuto molti contendenti anche nella prova maschile. Andrea Vitturini chiude con 141.78 m che gli vale il Bronzo, per un trittico di medaglie che, come un perfetto epilogo letterario, chiude la grande settimana dell’apnea azzurra e della Fipsas. Sette medaglie, è mancato solo l’oro, ma in fondo ogni grande romanzo merita un seguito ancor più avvincente.