Sì dall’Ioc a Morozov e Lobintsev per i Giochi. Il Cas risponde… ni a Efimova

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La Federnuoto russa, sul suo sito ufficiale, scrive "La commissione dell'Ioc - International Olympic Committee - ha concesso a Vladimir Morozov e Nikita Lobintsev di partecipare ai Giochi Olimpici 2016". I due velocisti erano stati citati nell'inchiesta indipendente dell'avvocato canadese Richard McLaren in quelli da lui chiamati casi di "Positività scomparsa" nei test antidoping di diversi atleti russi(leggi qui). Tuttavia, prosegue la nota federale "Dopo ulteriori indagini la Fina, il Cas - Court of Arbitration for Sport di Losanna - e la commissione Ioc non hanno trovato motivazioni per vietare a Valdimir Morozov e Nikita Lobintsev di partecipare ai Giochi Olimpici a Rio de Janeiro". La decisione definitiva, dunque, non viene dalla Fina, ma dalla commissione creata dall'International Olympic Committee. Nei giorni scorsi, Morozov aveva anche scritto una lettera aperta al Presidente della Fina, Julio Maglione, condivisa sul suo profilo Facebook. In essa, ricordava di non essere mai stato trovato positivo a un controllo antidoping, non solo da parte dell'agenzia antidoping russa, ma anche da quelle americana, britannica e internazionale.

Yulija Efimova, ranista russa (Getty)
Yulija Efimova, ranista russa (Getty)

Diverso il caso di Yulija Efimova. La ranista, come Morozov e Lobintsev, aveva fatto ricorso al Cas di Losanna. Nel caso dei velocisti, la Corte aveva rimesso ogni decisione alla commissione Ioc. Nel caso di Efimova, il Cas si pronuncia a favore delle misure prese dall'Ioc dopo il report McLaren "Privano gli atleti russi della presunzione d'innocenza e stabiliscono una presunzione di colpevolezza, ma tale da poter essere confutata dagli atleti su base individuale". Cioè lascia agli atleti margine per dimostrare in tribunale l'eventuale non colpevolezza. Tuttavia, il Cas non concorda sul punto 3 delle sanzioni dell'Ioc, che riguarda proprio la Efimoval'epulsione diretta dai Giochi per chi in passato abbia scontato squalifiche per doping "Decisione inapplicabile, perché non rispetta il diritto degli atleti a una regolare giustizia". Il Cas, quindi, accoglie parzialmente il ricorso della Efimova, rigettando le richieste di una qualifica immediata ai Giochi e di obbligare l'Ioc a rispettarla. Anche lei, ora, attende la decisione della Commissione Ioc.

moscarella@swimbiz.it

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