Si ripete tragedia Muffat: Kobe Bryant muore in incidente elicottero. Pellegrini: ditemi che non è vero

Il mondo dello sport è sotto shock. A cominciare da quel basket Nba, di cui tanti azzurri del nuoto sono appassionati, dominato per anni dall’ex giocatore dei Lakers Kobe Bryant. Una leggenda sportiva - peraltro con forti legami col Belpaese, in cui giocò il padre - spentosi a 41 anni in un incidente d’elicottero costato la vita anche alla figlia tredicenne e ad altre sette persone. “Io... non ci voglio credere... ditemi che non è vero!! Che non può finire tutto così!! R.I.P.” il messaggio via social di Federica Pellegrini, oro olimpico a Pechino 2008 come il cestista statunitense.

Lei che il 9 marzo 2015, come tutta la famiglia del nuoto, pianse la perdita di Camille Muffat. Morta anch’essa in un incidente di elicottero, insieme ad altre 9 persone, tra cui il pugile Alexise Vastine e la velista Florence Arthude, durante le riprese di un reality show. Per puro caso si salvò un altro olimpionico francese del nuoto, Alain Bernard, troppo pesante per salire insieme agli altri. E l’ex rivale della Pellegrini, Laure Manaudou, raccontò del senso di colpa che provò all’epoca, quello che spesso accompagna i sopravvissuti. La direzione del programma aveva inizialmente pensato a lei, e solo dopo il suo rifiuto fu sostituita da Muffat. E tra due giorni, il 28 gennaio, cadrà l’anniversario della tragedia aerea di Brema, che costò la vita a 46 persone tra equipaggio e passeggeri, tra i quali molti azzurri della nazionale di nuoto, l’allenatore Paolo Costoli e il giornalista Rai Nico Sapio.

moscarella@swimbiz.it

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