“Perché no? Avrò 33 anni. Il ‘giovanotto’ che mi batté a Rio 2016 aveva 35 anni”. Il giovanotto era Anthony Ervin, la più bella sorpresa dalla vasca delle scorse Olimpiadi, mentre chi parla a La Provence vorrebbe prepararne una per i Giochi di Parigi 2024. I Giochi Olimpici in patria, magari persino vincere, il sogno di qualsiasi atleta. Abbastanza per tentare seriamente Florent Manaudou, già Oro - a proposito di sorprese - a Londra 2012, che ha già in mente il piano “E' il sogno di tutti, ma non voglio andar lì solo per una finale. Voglio fare come i passato, cioè vincere! In tre mesi, posso ritrovare il 90% del mio potenziale. Dopo, servono tre anni per l’ultimo 10%”.
Per questo, attende il 2021 “E prenderò la mia decisione”. Giocatore di pallamano, ristoratore, settimana scorsa persino chitarrista sul palco… ma la vasca è irresistibile, i precedenti pure “Anche mia sorella – la hall of famer Laure Manaudou – ha fatto un percorso simile”. Il nuoto insegna che si può vincere dopo i trent’anni. E allora, perché no?
Si ringrazia per la segnalazione Claudia Pandolfi, corrispondente per Swimbiz da Parigi.