Giornata di elezioni per la Federnuoto, ben due stanze gremite all’hotel Sheraton di Roma. Prima dell’attesa votazione, la Fin festeggia le medaglie delle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Un video finale che abbraccia anche nuoto sincronizzato e salvamento, riassumendo l'intero quadriennio. Dopo la costituzione formale formazione dell’assemblea e la pubblicazione, approvazione e verifica del bilancio federale, iniziano gli interventi dei candidati.
Alessandro Valentini ribadisce la sua intenzione di dare una gestione collegiale alla Federazione e di potenziare marketing ed efficienza dei Centri Federali. Ricorda di aver sostenuto Barelli nel 2000. Ma di aver deciso ora di competere con lui al ruolo di Presidente dopo vent’anni, a suo giudizio, di politica troppo personalistica, dove le società sarebbero chiamate in causa solo per le elezioni. Paolo Barelli replica che la Federazione non è composta da yes men e supporta la sua dichiarazione citando il ruolo dei consigli regionali. E contesta a Valentini che chi l’avrebbe spinto a candidarsi sarebbe l’esempio massimo di una politica non collegiale.
Interviene poi il Presidente della Lazio Nuoto, Massimo Moroli, che paragona il video celebrativo della Fin al film La Grande Bellezza - dipingerebbe un contesto straordinario, nascondendo una realtà ben più dura per le società – e chiede una nuova politica d’intervento e sostegno federale alle società. Dello stesso avviso il Presidente della Nuoto Livorno, Carlo Chelli che, pur ribadendo il suo sostegno a Barelli, contesta lo scontro avuto con Giovanni Malagò (Presidente del Coni e del Circolo Canottieri Aniene) in questo quadriennio. Ed esorta a gran voce i delegati a votare Gianni Nagni, Direttore Generale della squadra gialloblù, perché l’Aniene sia rappresentata in consiglio federale.