Un quarto posto mondiale è un risultato a dir poco eccezionale, ma nel clan dei Marconi regna l'amarezza. A dare maggiore fastidio a Stefano Marconi, padre dei tre tuffatori Maria, Nicola e Tommaso, è stata soprattutto la telecronaca fatta dalla Rai e la disparità di trattamento riservata a sua figlia rispetto a Tania Cagnotto.
Raggiunto telefonicamente da noi di Swimbiz, Stefano Marconi esprime il suo disappunto.
"Sinceramente sono amareggiato per la telecronaca fatta dai commentatori della Rai - conferma Stefano- Da questa mattina ho già ricevuto decine di telefonate e messaggi da parte di persone scandalizzate per il commento della gara ed è una cosa questa che a mio giudizio non ci può stare. Qualcuno mi ha anche chiesto se mia figlia avesse partecipato o no alla finale.
Anche per quanto riguarda gli infortuni, tutti hanno parlato dei problemi fisici di Tania e del tutore alla mano, nessuno però ha detto come anche mia figlia si è tuffata in condizioni fisiche precarie, piena di cerotti e con un infortunio al ginocchio, e nonostante questo è andata avanti, ha stretto i denti sino alla fine e si è piazzata quarta. lasciandosi alle spalle tuffatrici del calibro di Anna Lindberg e delle russe Bazhina e Pozdniakova. La realtà -commenta Stefano Marconi- è che nel mondo dei tuffi non si parla mai di atleti che non vengono da Bolzano, è una cosa questa che per noi è insopportabile.
Nulla da dire contro Tania Cagnotto, lei è una grandissima atleta capace di arrivare a medaglia in quattro mondiali, ma lei ha la piscina dove allenarsi praticamente dietro casa, mentre i miei ragazzi hanno dovuto fare grandissimi sforzi, trasferendosi per tre anni a Trieste, ma questo nessuno lo dice. Le uniche parole su Maria sono arrivate dal presidente Paolo Barelli. Rimane sempre il fatto che Maria è quarta al mondo e seconda in Europa..."
Paolo Pizzi - swimbiz