Stefano Morini racconta la sua storia

C’era fermento tra gli allenatori intervenuti stamattina al convegno di Catanzaro. Non capita tutti i giorni di avere “in casa”, pronto a dare consigli, un tecnico mondiale come Stefano Morini. Ma lo stesso Moro ammette “Sono emozionato ad avere qui Massimo Borracci e Michele D’Oppido, colleghi che ho sempre ammirato”. Dapprima sembra a un colloquio “Sono allenatore dal ’79, a novembre compirò 60 anni, felicemente sposato”. Ma presto Morini si scioglie in un racconto denso d’ironia toscana “Ho fatto l’Isef, studiando… poco (ride n.d.r.) e divertendomi un sacco – e pura passione sportivacapitai nel nuoto per puro caso, me ne innamorai subito. Gli inizi a Livorno con Gino Piccini “Decano e tecnico federale – unendo al cronometro anche la gestione di una piscina – ma è una pessima idea fare il ‘tuttologo’, ognuno deve fare il suo lavoro”. La nazionale in rosa Ilaria Tocchini, Lara Bianconi, Cristina Chiuso…”. L’approdo a Varese, Direttore Tecnico “Dell’Ispra Swimbi… ehm, SwimPlanet”.

Gli allenatori al convegno di Catanzaro
Gli allenatori al convegno di Catanzaro

Il ricordo indelebile, lavorativo e umano, da vice del Ct e hall of famer Alberto Castagnetti “Perdita ancora dolorosa. Scherzando, dicevamo di passare più tempo noi due che non con le rispettive mogli”. Un crescendo fino alla guida tecnica di Federica Pellegrini “Facemmo un anno bene insieme, poi qualche mese no. Alla separazione, forse si andò un po’ oltre, ma sono il suo primo tifoso – per lei, per se’ stesso e per il movimento – perché le sue vittorie fanno parlare di nuoto”. Con l’apertura del Centro Federale di Ostia “Nel mondo ce ne sono pochi così” nel 2010 propose alla Fin di seguire “Un gruppo di 7-10 giovani di buona qualità. Qualcuno se ne andò, qualcuno è rimasto. Ma per me gli atleti sono come figli, in fondo li vedo 24 ore al giorno”. Due oggi spiccano “Vi parrà strano, ma il 75% degli allenamenti di Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti sono differenziati. Ognuno ha le sue qualità, tecniche e fisiche, da esaltare”. Detti tornato da un anno tormentato di problemi fisici “Ma paradossalmente ha dimostrato quanto i recuperi siano fondamentali. In quella lunga pausa ha smaltito tossine fisiche e mentali, tornando in acqua come una belva”. E avverte gli atleti che parteciperanno alle Olimpiadi di Rio “Il Villaggio Olimpico è diverso da un albergo, molto dispersivo. Se non si arriva concentrati, si rischia di viverlo come una vacanza.

moscarella@swimbiz.it

 

 

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