Strano, ma nuoto

Con l’approssimarsi degli eventi internazionali, è sempre spiacevole fare il conto degli assenti. Per una Ranomi Kromowidjojo in più rispetto agli Europei (e non sembrano esserci novità su un nuovo allenatore), mezza America preferisce casa ai mondiali in vasca corta di Doha. Poi c’è chi, come la danese Lotte Friis, dà forfait per i Mondiali, ma, già che c’è, nuota comunque i campionati nazionali in vasca corta. A proposito, domani iniziano i nazionali francesi e oltralpe si fanno già gli scongiuri. L’anno scorso Florent Manaudou saltò Herning per un infortunio mai del tutto chiarito(leggi qui). Ora, il ‘piccolo’ Florent rinuncia ai 100 stile (nuoterà solo le batterie). E il capitano Fabien Gilot salta Doha “Perché ho un’età ed è meglio stare a riposo in inverno per fare sul serio a gennaio, a 18 mesi dalle Olimpiadi”. Per l’occasione, farà da commentatore tecnico alla tv; intanto torna per un giorno al vecchio amore, la pallanuoto (vedi gallery). Chi è già arrivato a Montpellier, sede dei campionati francesi, è Camille Lacourt che sfoggia un paio di baffi bohémien in omaggio a Movember: evento annuale, ormai di tradizione, che consiste nel radersi i baffi il 1° novembre, per poi lasciarli crescere folti fino al 30, per sensibilizzare le persone alla diagnosi precoce di varie malattie, in particolare il cancro alla prostata. E c’è anche chi, come il velocista australiano James Magnussen, fa più rumore per il nuovo allenatore che non per la mancata presenza a Doha (e intanto il russo Morozov rinuncia ai 100 stile). O meglio, i nuovi allenatori: tali Mitch e Lach Falvey, due fratelli che non fanno 54 anni in due. La reazione della federazione australiana si può riassumere in un: ti diamo i soldi, ma non gradiamo la scelta.
 
moscarella@swimbiz.it                             

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram