Primo Mondiale, prima finale, sotto il roboante tifo da stadio degli spalti della Duna Arena, per giunta nei durissimi 1500 m stile libero e con un'avversaria blasonata ed esperta come Mireia Belmonte Garcia (15'50"89) al fianco. Simona Quadarella esce da tutto questo, a dicott'anni, con una medaglia di Bronzo (15'53"86), qualcosa di semplicemete strepitosto. Quattordici anni fa, il suo tecnico Christian Minotti nuotava la stessa gara ai Mondiali di Barcellona. Chissà se il pensiero sarà tornato a quei ricordi, a tutta la strada che l'ha condotto fin qui, insieme all'azzurra.
Nel frattempo, Katie Ledecky andava dritta per la sua strada lastricata d'oro (15'31"82), ma questa è un'altra storia. Finale che ricorda un po' il Gregorio Paltrinieri di Barcellona 2013, con l'azurro sul podio dietro a un avversario esperto - nel suo caso era Cochrane - e un fenomeno allora irraggiungibile sui 1500 come Sun Yang. Che possa essere benaugurante per la romana, già plaudita da un'illustre concittadina e interprete della distanza come Alessia Filippi(leggi qui). "Il mio idolo? mia sorella" dice Simona in zona mista. Quella Erica Quadarella che già tre anni fa a Swimbiz.it(leggi qui) si diceva orgogliosa dei progressi continui della sorella.