Ci voleva San Pietro per domare quei diavoli di montenegrini, e Pietro Figlioli ha rifilato loro uno schiaffo a cinque dita, pardon gol, in quel di Budva. Lui che già agli Europei di Budapest, la scorsa estate, vergò con tre gol ai balcanici il bronzo italiano(leggi qui). Ma nella seconda partita di World League, è tutta l'Italia a metterci grinta, cuore e testa, dopo il terrificante 5-1 iniziale con cui gli avversari avevano "accolto" gli Azzurri in casa propria. Per uno strano scherzo dell'aritmetica, però, il Montenegro gela il Settebello con un gol che vale l'11-11 a 11 secondi dalla fine. Già quello potrebbe mettere ko il morale di qualunque squadra, figuriamoci se, subito dopo, un tiro di Di Fulvio si stampa sul palo. Ma i ragazzi di Sandro Campagna, si diceva, mostrano testa oltre che coraggio; mantengono i nervi saldi e i rigori, grazie anche a due parate di Tempesti, premiano l'Italia per il 15-13 definitivo. A segno nei minuti regolamentari Figlioli (5), Fondelli e Gallo con una doppietta a testa, Luongo e Baraldi.
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