Sembra quasi la colonna sonora di un genere, swim in the night. Eppure, musica a parte, o inclusa - fate voi - di questi periodi va di moda allenarsi nel seral-notturno dell’anno olimpico. A Rio, complice il solito prime time imposto dalle reti televisive americane si gareggerà nel serale, e allora bisogna come dire adattarsi a tutto quello che comporterà questo cambio natatorio. A Caserta, sede dell’Adn Swim Project di Andrea di Nino, la settimana allenante serale dalle 22-24 ha preso connotazioni tecnico-scientifiche comandate dallo Sport Scienze Lab di Gian Mario Migliaccio. Si studia tutto, dallo stress alla saliva al cortisolo, insomma una settimana – finisce domani - e tutti possono dire che lo swim in the night è già un must tra i top level della vasca. La novità? Anche i giornalisti acquatici testano, loro forse più abituati al notturno come categoria - e allora a bordo vasca a Caserta arriva Giulia Zonca (La Stampa) che insieme a noi di Swimbiz.it è quasi più colpita dal test acquatico di Paolo De Laurentiiis (Corriere dello Sport), primo nel genere di categoria a provare di persona l’allenamento. Ritmi adattati, il prode De Laurentiis sforna anche lo sprint e lo strechting, con finalissima notturna al diet ristorante di Adn. Sarà l’approfondimento, ma gli acquatici giornalisti sono sempre più inside alla vasca, segno dei tempi in cui un po’ Swimbiz.it è stato anticipatore. Che dire del prode collega Alessandro Pasini (foto) del Corriere della Sera intento a capire a Ostia come ci si sente al via con un calibro alla Gregorio Paltrinieri. Sul blocco scatena una stilistica degna di analisi, il simpatico collega. Non fosse per una un po’ retrò grab start sarebbe perfetto. Ma non ditelo aFederico Bocchia, che di quelle gambe unite ne ha fatto quasi una filosofia personale.