“Eh si, è la quarta Olimpiade. A 37 anni chiudo la carriera nel modo migliore: ai Giochi”. E' serena Tania Di Mario, mitico capitano azzurro del Setterosa, in procinto d’imbarcarsi per Rio. La medaglia d'Oro olimpica di Atene 2004 si presenta al microfono di Swimbiz.it in un caldo pomeriggio romano, dopo allenamento e partita: “Devo fare un ringraziamento a chi ha creduto in me, un'atleta di 37 anni. Grazie al mio allenatore e alle ragazze che mi hanno aiutato ad essere qui con loro. Se penso ad Atene? La prima Olimpiade è sempre la più bella. Abbiamo vinto perché eravamo un gruppo unito, con quello si è chiuso un ciclo che rimarrà sempre nel mio cuore”. Ha vissuto “Tante ere del “Setterosa” e quella mi ha formato più di tutte. Se sono la giocatrice che sono, lo debbo a chi fece parte di quel team. Nessuno escluso”. Il discorso vira sulle attuali condizioni fisiche dell'atleta romana: “sto bene, sono serena. Se ci manteniamo così, possiamo fare bene. Può succedere di tutto. Vorrei godermela, divertirmi e uscire dall'acqua sapendo di aver lavorato per la squadra al 100% - l’esordio con il Brasile - non sarà facile, giocano in casa e questo dà sempre incognite. L'Australia è tra le più temibili fisicamente, come gli Stati Uniti, mentre la Russia è più consona al nostro gioco”.
Certo sarà “Un'Olimpiade diversa, non ci sono molte similitudini anche tra Atene, Pechino e Londra - Sudamerica e Brasile - hanno aspetti diversi da Londra, una delle migliori degli ultimi 20 anni”. Avvisa le ragazze “Probabilmente ci sarà un contesto diverso, ma mi hanno risposto che sarebbero disposte anche a dormire per terra pur di andarci. E’ lo spirito è giusto - poi l'Olimpiade - è qualcosa di unico, speciale. Quando ci pensi ti dici “guarda che c... che ho avuto a partecipare”. Non c'entra nulla con Mondiali o Europei “Talmente speciale che preghi che ti risucceda...”. Il futuro post Rio è lo step successivo: “Ho dato tutto e avuto la fortuna di prendere tutto quello che potevo prendere. E' una pagina della vita, è arrivato il momento di girarla - resterà nella pallanuoto - perché ho investito tanto della mia vita e mi spiacerebbe uscirne. Lavorerò nella mia società, Equipe Orizzonte, a Catania”. Felice anche “Di essere a Roma, adoro la mia Città. Dopo aver giocato tanto tempo a Catania è stata una scelta quasi automatica, però non escludo il ritorno”. E poi i “Capitani Romani longevi” hanno qualcosa di speciale “Ahaha, è vero. Lui (Francesco Totti) ha ancora meno voglia di me di smettere. Lo stimo tanto, è uno dei miei atleti preferiti. Abbiamo potuto fare cose simili, anche se io dovendo andare in un'altra splendida città, lui rimanendo a Roma. Però la fedeltà per uno sportivo è veramente importante”. E lo dice una grande bandiera dello sport azzurro.