Stamattina, al Fina Grand Prix di Rostock, la Cina non schierava le sue prime file dal trampolino maschile in sincro. Ma persino la ‘serie C’ del gigante asiatico è in grado di andare a medaglia, con una particolarità. “Anche tra i cinesi, si è visto uno dei due tuffatori eseguire un ‘saltello’ prima del pre salto – nota Max Mazzucchi, ex azzurro e talent Swimbiz dei tuffi – e va sottolineato che i giudici non sembrano averli particolarmente penalizzati. Potrebbe significare che, ormai, quest’aspetto non sia più considerato un errore come una volta”. Lo sdoganamento di un vezzo, che diventa un fondamentale “I primi a utilizzarlo, in Europa, furono i tedeschi. E tra le ragazze, ormai, lo usano quasi tutte”. Tra le coppie in gara, presenti anche gli azzurri Tommaso Rinaldi e Michele Benedetti, che hanno chiuso undicesimi a 313.92 punti “Peccato, perché il podio era alla loro portata. Lo stesso, ieri, per Giovanni Tocci che ho visto anche in buona condizione fisica e con ‘tutti i tuffi nelle gambe’. Sono tutti alle prese con i nuovi tuffi. Tommaso, penso stia lavorando più sulle basi; a Trieste aveva inserito anche il doppio con doppio”. Dal trampolino femminile, Tania Cagnotto è passata agevolmente in semifinale e poi alla finale pomeridiana col miglior punteggio (326.05). Maria Marconi, invece, si è fermata alle eliminatorie.
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