Sembra scontato, ma la realtà è che la prima cosa che colpisce di Singapore, dove oggi l’Italnuoto debutta ai Mondiali Juniores, è il caldo. Qualcosa a cui non sei preparato davvero finché non lo provi in prima persona. Le temperature equatoriali ti spossano, quasi fossi vittima di una magia esoterica, e l’umidità accentua la sensazione di una costante maratona. Al chiuso, di contro, ovunque il gelo siberiano dell’aria condizionata: aeroporto, albergo, piscina... L’OCBC Aquatic Centre, che l’anno scorso ospitò un felice esempio di meeting professionistico (pur con qualche problema tecnico), il Singapore Swim Star(leggi qui), è immerso nel polo cittadino sportivo e d’intrattenimento. Non una piscina immensa, ma rispecchia la filosofia della città-stato, una delle Tigri del Sud-est Asiatico dall'economia dinamica: luminosa, moderna, proiettata nel futuro. Copertura e tribune su entrambi i lati della vasca la rendono ideale per le competizioni e il Direttore Esecutivo Fina Cornel Marculescu l’anno scorso dichiarò “Singapore ha gli impianti – allargando la capienza dell’OCBC con tribune temporanee - le infrastrutture, l’attrattiva della città e l’esperienza in grandi eventi per ospitare un Mondiale senior”. E i Mondiali Juniores sono il banco di prova per un Paese che costruisce piscine in cima ai grattacieli (gallery) e dove la finanza stessa investe nel nuoto(leggi qui). Nelle batterie odierne, l’Italia di Walter Bolognani vola in finale con Ilaria Cusintato nei 400 misti (6° 4’46”10, Sara Franceschi riserva) e le staffette 4x100 stile uomini Vendrame-Izzo-Bori-Miressi (2° 3’19”35) e 4x200 stile donne Ceracchi-Rosa-Caponi-Quadarella (6° 8’08”13). Bene anche i ranisti, forse ispirati dalla presenza del Vicepresidente Fin ed ex stella azzurra Manuela Dalla Valle che da quest’anno allenerà a Lugano, in Svizzera: 4° tempo di Giulia Verona nei 50 rana (32”66) e 5° per Nicolò Martinenghi nei 100 (1’01”90), entrambi qualificati in semifinale.
moscarella@swimbiz.it
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