Times: doping sistemico nel nuoto russo. Fina: No prove, ma più duri nei controlli

Due anni fa, la televisione tedesca Ard mostrò al mondo una video-inchiesta che documentava l’esistenza di un doping sistemico, di Stato e connesso allo stesso Presidente Vladimir Putin, all’interno dell’atletica russa. Sulla base di quell’inchiesta, l’agenzia mondiale antidoping (Wada) condusse un’indagine ufficiale che portò alla sospensione della Rusada e del laboratorio di Mosca. Oggi, il Times rivela nella prima parte di una propria inchiesta che nell'ultima decade allenatori e atleti avrebbe ricevuto pressioni dall'alto per vincere a ogni costo. Due test positivi all'antidoping per l'Epo non sarebbero mai stati resi pubblici, i testimoni terrorizzati da minacce di rappresaglie in caso avessero rivelato qualcosa. Il dottor Sergei Portugalov, considerato l'ideatore del sistema nell'atletica russa, avrebbe spinto anche nuotatori russi ad assumere sostanze proibite. La Fédération Internationale de Natation ha subito redatto il seguente comunicato stampa ufficiale “Abbiamo contattato il Times per condividere con noi le loro informazioni e dare la nostra assistenza. Ad ogni modo, anche se la Fina non è a conoscenza di prove concerete di un doping sistemico nel nuoto russo, abbiamo rafforzato le misure antidoping nei confronti della Russia e dei suoi atleti, alla luce delle recenti indagini Wada”. Come già annunciato lo scorso novembre, la Fina ha provveduto a trasferire i test effettuati ai Mondiali di Kazan 2015 nei laboratori di Barcellona e Londra per essere rianalizzati(leggi qui). I test dei Mondiali, infatti, erano stati effettuati nel laboratorio di Mosca, successivamente sospeso dalla Wada. I controlli a sorpresa sono ora effettuati da una compagnia svedese, Idtm. Inoltre “La maggior parte dei test di atleti russi nel 2015 è stata effettuata nei laboratori, accreditati dalla Wada, di Barcellona e Köln. Di Montreal e Salt Lake City per coloro che si allenano e vivono fuori dall’Europa. Il 100% dei test nel 2016 sarà effettuato in questi laboratori”. L'agenzia antidoping statunitense, Usada, chiede l'esclusione della Russia dai Giochi Olimpici di Rio 2016Intanto Craig Reedie, Presidente della Wada, ha dichiarato che le rivelazioni del Times saranno esaminate nel dettaglio. Potrebbe arrivare una nuova indagine ufficiale.

 

moscarella@swimbiz.it

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