L'arrivo a Rio de Janeiro, per Giovanni Tocci e Andrea Chiarabini, era stato celebrato con una foto insieme a Tania Cagnotto e Francesca Dallapè. Col senno di poi, un'ispirazione per i giovani trampolini, da una coppia che tre giorni fa ha coronato una carriera epica con l'Argento Olimpico(leggi qui). Sono già uno spettacolo questi ragazzi. Cuor gentile Tocci, più istrionico Chiarabini. Il primo cresciuto in una realtà, Cosenza, dove i tuffi sono passati in tre lustri dall'anno zero a una finale olimpica. Prima con Getano Aceti poi, su intuizione di Oscar Bertone,con Lyubov Barsukova(leggi qui). Il secondo, romano, che ha superato più di una traversia. Le forti aspettative in età precoce, un infortunio da spavento(leggi qui) e la scelta di passare dalla piattaforma al trampolino, infine la rinascita col supporto del suo tecnico Fabrizio De Angelis.
Primi due tuffi e già si vedono dei 9. Quinti al terzo round, con una manciata di centesimi a separarli del meglio del mondo, in una gara serrata. Due errori li tengono fuori dal gruppo di testa, dove Regno Unito (454.32 punti) e Stati Uniti (450.21) invadono "l'impero" cinese (443.70) sui tuffi. Ma gli azzurri hanno fatto vedere ci che pasta siano fatti da seconda coppia più giovane in gara, e il risultato è da annali. Erano già la prima coppia azzurra, da Sidney 2000, a qualificarsi nella specialità alle Olimpiadi. Hanno migliorato quell'ottavo posto di Marconi-Miranda, con una sesta posizione (395.19) che vale anche le World Series. Età, talento e affiatamento già suggerivano che il Futuro fosse nelle loro mani. Oggi, l'hanno dimostrato nella gara più competitiva al mondo.