Non capita di rado che atleti dalla lunga e gloriosa carriera agonistica, dopo essersi ritirati, non riescano a rifarsi una vita senza l’attività agonistica. Succede nel calcio dove due anni fa Rivaldo, ex stella del Barcellona, a 43 anni e dopo il ritiro ha deciso e di tornare a calciare un pallone. Come nel calcio, anche nel nuoto non mancano casi di atleti ritirati che decidano di reinserirsi nel mondo agonistico. Dopo il Cannibale Michael Phelps, The Machine Grant Hackett. Il nuotatore dei Dolphins australiani è tornato in vasca, ha partecipato ai campionati nazionali, e, contro ogni pronostico, a Pasqua si è qualificato ai Mondiali di Kazan nella staffetta 4x200 stile libero(leggi qui). Tornano i successi, tornano gli sponsor. Speedo, sua compagna nella sua prima vita agonistica, ha di nuovo scelto di sponsorizzare Hackett, attratta dalla possibilità dello storytelling mediatico sul ritorno mondiale del vecchio specialista del mezzofondo. Come disse a Swimbiz.it il giornalista e docente di marketing sportivo Enrico Flavio Giangreco la possibilità sfumata di un Michael Phelps ritrovato a Kazan(leggi qui) può segnare passaggio della corona mediatica a Hackett. Ma alle Olimpiadi di Rio 2016, tutto potrà essere rimesso in discussione.
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