Alle 11.15 di una placida mattinata toscana, dal mare calmo e ombrato appena da una lieve foschia, Stefano Makula inforca la monopinna e si tuffa in acqua. A quarant’anni dal suo primo Record Mondiale, lui che tra pochi giorni ne compirà 64, insegue l’ultimo primato di una carriera infinita. A fare il tifo per lui c’è Piombino, candidata a Città Europea dello Sport 2020(leggi qui), che di mare si nutre e vive lo sport come pochi, al punto da eleggere a Sindaco il Ct dell’Italfondo Massimo Giuliani. Il tempo di familiarizzare con l’acqua, visualizzare mentalmente il percorso: non un’immersione profonda, ma un’invisibile linea da seguire orizzontalmente, in un solo respiro, per oltre 200 metri.
Inizia l’immersione, ma il sogno si spegne subito: la pinna s’incastra nel cordino della boa, un vero ‘incagliamento’. Scalciando, Stefano riesce a districarsi, ma il movimento scomposto gli costa un crampo e ormai l'imprevisto ha scombinato i piani: lo scotto psicologico da pagare è notevole, in uno sport basato quasi interamente sulla testa. Deve dichiarare forfait: col mare non si scherza, meglio evitare conseguenze peggiori. Ai microfoni Rai, la prende con filosofia e col sorriso promette "Non finisce qui, ci riproverò" ovviamente, ancora a Piombino.