Non è un aspetto su cui in Cina si vada per il sottile. Nel 2005 il tuffatore Tian Liang, ex oro olimpico, fu escluso dalla nazionale per le sue 'troppe partnership commerciali'. Un estremo, in questo caso legato anche a ragioni culturali, del cronico dibattito dilettantismo-professionismo nel nuoto. Lo stesso Sun Yang, nel 2013, suscitò le ire di squadra e federazione per la scelta di una hostess come fidanzata e manager(leggi qui) - gli atleti cinesi non potrebbero avere manager privati - e fidanzata. Poche ore fa, la China Central Tv ha dato notizia che Ning Zetao, campione del mondo in carica nei 100 m stile libero (in passato squalificato per positività al clenbuterolo), rischierebbe l'estromissione dalla nazionale olimpica per Rio a causa dei suoi numerosi sponsor. Il velocista, soprannominato in patria Raviolo al vapore, ha poi smentito in un comunicato ripreso dalla Reuters. Ma la Federazione non ha ancora dato dato comunicazioni ufficiali sull'argomento.