Tutto il nuoto del Presidente

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A piscine unificate. E' il messaggio e il saluto che il Presidente Barelli affida a Swimbiz.it per questa fine dell’anno 2015. E contiene la sua analisi, sia sportiva sia politica, di una Presidenza che si avvia all’anno forse più decisivo. Perché olimpico certamente con tutte le sue attese, ma anche di rinnovo con le elezioni federali che saranno uno dei temi all’interesse del 2016. Un anno che noi di Swimbiz, con questa intervista al numero uno del nuoto, chiudiamo nella bellezza dei grandi risultati che il nostro sport ci dona. Onorati di raccontare le gesta natatorie e il mondo meraviglioso che le produce, noi che a gennaio spegneremo le candeline del nostro primo compleanno acquatico. Auguri natatori a tutti voi
 
- Presidente Barelli, questo 2015 acquatico è certamente da archiviare come anno fecondo per i risultati che ha prodotto. Senza dimenticare che dal 2000 non passa anno che non si trovi il nuoto in prima pagina, non a caso.
 
"Merito del lavoro di squadra creato in questi anni. Una catena virtuosa di emulazione che parte dalla base e arriva fino alle squadre nazionali. E i vettori eccezionali, trasmettitori di tali stimoli fecondi, sono le società che, nonostante le crescenti difficoltà, continuano ad operare con immutata passione e qualità”.
 
 
- Si chiude un quadriennio e si va verso Rio Olimpica 2016. Sente in qualche modo il peso dell'aspettativa che tutto il mondo dello sport italiano nutre verso la sua Federazione?
 
“Non possiamo contenere l'ottimismo con cui molti guardano a noi. Fa piacere essere considerati, ma sappiamo che a volte un soffio divide una medaglia da un quarto o quinto posto. Quello che garantisco è l'impegno di tutti ad impegnarsi con la stessa serietà di sempre”.
 
 
- Una crescita costante di risultati, sia in termini sportivi sia operativi, è certamente un grande vantaggio per guardare al domani. Cosa si augura e si aspetta per il futuro che non si sia già realizzato in acqua in questi anni di successi e record?
 
“Non posso pretendere di più. Le nostre società sono al massimo in termini d’impegno. Di più non possono fare. Mi sento di auspicare che la politica, o lo Stato in genere, ci aiuti a sostenere le società in modo che possano continuare a formare giovani capaci e ben educati, fattori essenziali per favorire la crescita di campioni nello sport e cosa ancora più importante, nella vita”.
 
 
- Lei, anche da Presidente Europeo, è certamente uno dei più internazionali dei nostri numeri uno federali. Ma anche una risorsa che ad oggi non trova, se non un’alternativa di opposizione, un possibile alter ego alla sua presidenza. Si ricandiderà al prossimo giro elettivo?
 
“Innanzitutto ci sono anche altri Presidenti Federali impegnati in modo positivo. Per quanto riguarda la Fin, mi rendo conto che qualche isolato "uccellaccio del malaugurio" non gioisce per la solidità della Federazione Italiana Nuoto. Preferirebbe controprestazioni e disastri. Ma il sistema federale è maturo, razionale e consapevole. Per quanto mi riguarda, dico che nessuno è indispensabile, tanto meno il sottoscritto! E dopo di me, il prossimo Presidente sarà senz'altro migliore. Quando? Quando lo vorranno le società”.
 
zicche@swimbiz.it
 
La Federazione Italiana Nuoto ha ritwittato l'intervista.

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