Il ruolo dell’atleta professionista, va da sé, non si esaurisce a fine gara, ma impone un codice comportamentale 24 ore su 24. A Gold Coast, in Australia, sono in corso i Giochi del Commonwealth e la campionessa Aussie Emily Seebohm si è lamentata via social network perché, a suo dire, i media australiani avrebbe sottovalutato il suo argento nei 100 dorso dietro la funambola canadese Kylie Masse. Ma il Ct della nazionale oceanica, Jacco Verhaeren l’ha così redarguita “Non penso che, qualsiasi cosa voi trasmettiate o scriviate – riferito ovviamente ai mass media – possa influenzare alcuna prestazione” le sue parole riportate dal Gold Coast Bulletin. E che, se proprio non si riesce a gestire quello che di sé viene scritto sui media tradizionali o sui social “Stanne fuori, smetti di leggerli”.