L’eleganza del gesto ricercata nel design, ma anche l’attenzione ai dettagli deve necessariamente essere la stessa del nuoto sincronizzato. “Nel vedere l’opera finita, non si notano tutta la fatica e il lavoro che stanno dietro - spiega a Swimbiz.it Claudia Albera, designer di gioielli – proprio come le sincronette: dietro ai sorrisi, lunghe e intense giornate di lavoro. E come nel nuoto sincronizzato, il risultato è frutto della collaborazione di più figure professionali”. Quello col synchro è stato per Claudia un incontro casuale. Un gioiello in tema commissionato come regalo per un’allenatrice ed è scoccata la scintilla “Come faccio sempre, prima di disegnare un’opera studio il mondo che la circonda. Così sono entrata in contatto col nuoto sincronizzato, scoprendone bellezza e sacrifici e constatando che è uno sport sempre più in voga tra le ragazze”. Ma Claudia ha pensato: perché fermarsi qui? Ed ecco l’idea di creare Syncro Gioielli, un’intera linea ispirata al nuoto sincronizzato “Il mio intento, ora, è aprire al mondo le porte di questo sport. Per questo ho pensato questa linea affinché fosse indossabile da chiunque, non solo da sincronette o nuotatori – e naturalmente, come nel synchro agonistico irrompono gli uomini – così ho creato anche una linea maschile di syncro gioielli. Inoltre, credo fortemente che ogni individuo sia unico, perciò sono sempre pronta ad adattare le mie opere ai rispettivi gusti”. Perché non diventarne anche sponsor? “Ne parlavo qualche giorno fa col blogger sportivo Mirko ‘Zebro’. Se in futuro questa linea dovesse crescere, perché no?”. E le somiglianze… pardon, le sincronie tra i due mondi continuano “Come nello sport, anche nell’oreficeria c’è stato un graduale inserimento della tecnologia. Tuttavia certi gesti e lavori devono essere fatti a mano, artigianalmente. Riescono alla perfezione solo con un allenamento costante”. E per notare certi particolari serve un occhio esperto, come in una gara di synchro.
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