Et voilà, Yannick Agnel ritrova il sorriso. 1'47"28 nei 200 stile, alla tappa di Canet en Roussillon del circuito Mare Nostrum. Il tempo in sé non dice nulla "Ma giocarmela col campione del mondo James Guy e vincere, sono cose che contano nella preparazione olimpica" commenta a L'Equipe. Già felice dopo l'1'47"90 "Era tanto che non andavo così forte in una batteria, specie in pieno carico". Due anni sportivamente difficili per il francese, un’esperienza in America sotto Bob Bowman, mentore di Michael Phelps. Un confronto col super olimpionico che il Coccodrillo d Nîmes, nelle sue parole all’Agence France Press, apprezzò sul piano dello spirito “Ma il metodo americano era troppo difficile da digerire”. E a corollario, la rinuncia ai Mondiali 2015 per infortunio. Come lui, anche il suo coach Lionel Horter voleva ripartire da zero, dopo l’esperienza come Dt del nuoto francese, ma i campionati nazionali non andarono come sperato. Un errore malandrino nel cronometraggio(leggi qui), ma Agnel era ancor più deluso dai suoi tempi, al punto da accarezzare l’idea del ritiro. Ripescato nei 200 stile, avvisava che si sarebbe subito fatto d parte, se durante la stagione non fossero arrivati i risultati sperati. Ma lo stesso Phelps avvisava(leggi qui) che il campione olimpico in carica “Resta il più grande talento su quella distanza”. I migliori sono ancora lontani, ma fino alle Olimpiadi c’è tempo, il momento in cui ruggire è un altro. Intanto, Yannick si gode un giorno da Agnel ritrovato.