Un Mirco d’annata

Copyright foto: Swimbiz

  “Abbiamo avviato quest’iniziativa la scorsa estate, con due settimane organizzate in Toscana e in Calabria, ed è stato un successo inaspettato – racconta a Swimbiz il dorsista azzurro Mirco Di Tora - quest’anno con Nesc Swim Camp andremo sulla neve, a Folgaria in versione ridotta: dal 2 al 5 gennaio così ragazzi non interrompono la preparazione con la squadra e non saltano giornate di scuola, la priorità”. Un impegno a tutto tondo, a cui ha scelto di legarsi come sponsor tecnico anche Arena, tra tecnica, alimentazione, prevenzione infortuni, con i giovanissimi allenati “da me e Niccolò (l’ex azzurro Beni n.d.r.) che sarà in acqua, più due collaboratori che aiuteranno a coordinare il gruppo”.  Ma Mirco, capitano ai Mondiali di Barcellona 2013, trova sempre il tempo di allenarsi “nuoto e non penso ancora a quando attaccherò il costume al chiodo: ho 28 anni, non sono tanto giovane ma neanche da buttare. Certo, a Doha l’età media era dal ’90 in poi; difficile vedere qualcuno nato negli anni ‘80”. Il dorso italiano era rappresentato dai giovani Sabbioni e Bonacchi “occorre un rinnovamento, non si può tirare avanti la carretta con gli stessi nomi. Stanno facendo bene, ma io cerco di fare il mio meglio e di vendere cara la pelle” - per Rio 2016 - “L’obiettivo è quello: di Olimpiadi ne ho fatte già due e vorrei chiudere la carriera in modo eccezionale, vedremo”. E sul rischio che il Cio riduca il programma olimpico del nuoto?(leggi qui) “io non sono favorevole: le Olimpiadi sono cresciute di nuoto e atletica e penso vadano tutelate, limitando lo spazio a discipline che vantano pochi iscritti”. Per non parlare della decisione di disputare le finali di Rio 2016 dalle 22 a mezzanotte (leggi qui) “lo sport non dovrebbe farsi da parte in funzione di giochi economici: è fuori da ogni logica, come a Pechino 2008 con le finali in mattinata”.
 
ugo@swimbiz.it

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