Nuotava prima della guerra, prima che lo scoppio di una bomba lo costringesse all’amputazione parziale di una gamba. Nuota tuttora, Ibrahim Al Hussein, siriano rifugiatosi in Grecia dal 2014. L’International Olympic Committe, su proposta del Comitato Olimpico Greco, l’ha designato come per portare la torcia olimpica ad Atene, nel suo viaggio verso Rio de Janeiro, ad Atene. Già questa una scelta straordinariamente carica di significato, ma il tedoforo non farà un percorso qualsiasi. Porterà la fiaccola al campo, situato nei pressi della capitale greca, dove ogni giorno si affollano profughi in cerca di una nuova vita. I rifugiati avranno anche una special squadra di atleti, promossa dall’Ioc, che li rappresenterà gareggiando ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Rio.