“Senza esagerare, sembra una finale mondiale” commenta Luca Dotto a Swimbiz.it, in zona mista allo Stadio del Nuoto di Roma. Un 50 stile libero da sogno per il 52° Settecolli, vista l’abbondanza di grandi nomi, da Manaudou a Govorov e Shioura “Non si vedeva da anni una finale del genere. Infatti ci sono state uscite clamorose, come Marco (Orsi, già qualificato per i Mondiali n.d.r.) nono, fuori di poco”. Si corre già al mattino, Dotto 5° entrando in finale, in 22”56 “Non depilato, non al 100%... Spero di riuscire ad abbassarlo tranquillamente di qualche decimo”. Mancavano giusto i brasiliani “Durante il collegiale negli Stati Uniti, ci hanno fatto sentire subito a nostro agio. Poi è bello fraternizzare con chi ha mezzo passaporto italiano. Sarebbe bello ripeterlo negli anni prossimi: ci si allena bene, più spensierati”. Da velocista a velocista “Sono curioso di leggere il libro di Leveaux, perché un po’ parlo francese. Non è da prendere alla leggera quel che ha detto sulla droga, perché potrebbe nascondere un tentativo d’imbrogliare. Penso non abbia parlato prima, perché sarebbe stato visto come “l’antifrancese” – e sul perché di un libro del genere – non saprei, probabilmente ha lasciato la prima parte della sua vita nel nuoto con un po’ di rancore da sfogare. Ma è un libro, ognuno può farsi la sua opinione”. Con Dotto, in finale, anche Federico Bocchia (8° 22"64) e il giovane Giuseppe Guttuso (22"62).
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