In fondo, il vero spirito delle acque libere è quello. Prendere la natura per come viene e immergercisi anziché attendere condizioni migliori. E così, in un'Italia sotto il diluvio, a Venezia c'è chi ha sfruttato al meglio che potesse, tra gli inevitabili disagi per la città, una Piazza San Marco inondata per mettere cuffia e muta e farsi una bella nuotata:
In Germania c'è chi va tutti i giorni al lavoro a nuoto(leggi qui) per evitare lo stress del traffico "Ma questa di Piazza San Marco pare più una goliardata. Anche i turisti sono accorsi a tuffarsi - racconta Fabrizio Pescatori, ex campione mondiale di fondo - o forse una frecciata al M.O.S.E.". E se certo non capita tutti i giorni di poter nuotare in piazza, i canali della Serenissima hanno invece una lunga tradizione in fatto di nuoto. Dalle sfide del poeta inglese Lord Byron(leggi qui) fino alle recenti traversate dello stesso Pescatori e dei Nuotatori dei Murassi, che tre anni fa ripercorsero a nuoto la vecchia Via del Sale(leggi qui) che le navi veneziane percorrevano tra la città e la costa balcanica