“Vogliamo formare ragazzi col cervello ossigenato, oltre a un corpo in forma…” una mission societaria che già spiega il perché di quel VO2, massimo consumo di ossigeno, nel nome. VO2NuoTo è una società giovane, letteralmente. Fondata nel luglio 2018 a Torino – sempre una buona notizia quando le squadre nascono anziché chiudere – si concentra sui ragazzi di fascia adolescenziale “La più sfidante. Non è più l’età del divertimento puro, ma delle motivazioni serie per farli crescere. E poi, va combattuto l’abbandono precoce” spiega a Swimbiz.it il Presidente, Roberta Perani. Ecco un’altra buona notizia: se vedere allenatrici nel nuoto d’élite è una rarità in Italia, un Presidente donna è una vera chimera. Il motivo è sempre il solito “Consuetudini sociali e familiari. Orari e situazioni lavorative poco flessibili…” specie quando in parallelo c’è una famiglia da crescere. Eppure, Roberta ci riesce e vuole essere un esempio.
Presidente donna, addetto stampa donna (Alice Mella) “E vorremmo anche inserire in staff un’allenatrice. Qui in Piemonte per fortuna se ne vedono molte”. Ma la questione non è più donne = meglio, lasciate a casa gli slogan “Il punto è non escludere alcuna componente di genere – perché maschio o femmina non sono l’uno meglio dell’altro – ma sono complementari”. Un esempio? Spiegava di recente a Swimbiz Vito D’Onghia, coach della wonder girl Benedetta Pilato(leggi qui), quanto utile sia per lui avere un vice donna: un punto di vista femminile che comprenda naturalmente una ragazza (e un’atleta) in fase adolescenziale, problemi, esigenze, trasformazioni fisiche e mentali. E di contro nel nuoto sincronizzato spesso si sentono allenatrici rimpiangere di non avere abbastanza colleghi maschi. In futuro, chissà “Magari avremo anche un Presidente Fin donna” e a vedere i vicini Rumeni, la grande Camelia Potec non se la cava affatto male in quel ruolo. E nel futuro di VO2NUoTo? “Siamo giovan,i ma con ambizioni. La prima è motivare al meglio tutti gli atleti: il campione ad arrivare ad alti livelli e gli altri a raggiungere i loro obiettivi – una sezione dedicata al paralimpismo, un atleta già presente ai collegiali azzurri, il fondista Luca Bruno - e tra le ragazze Ludovica Pavia, a 4 centesimi dal podio ai Criteria”. Per un nuoto più giovane e rosa, che ossigeni anche il cervello.