Cambia il team event e debutto mondiale per le staffette in acque libere. Quattro atleti, due maschi e due femmine, sulla distanza di 5 km - 1250 m ciascuno - al Lago Balaton. Il cambio viene dato al pontone, toccando fuori dall'acqua l'avambraccio o la mano del compagno. Quando il quartetto italiano si presenta sul pontone (foto), sembrano i Beatles nella celebre copertina dell'album "Abbey Road". L'apertura azzurra è affidata alla vice-campionessa olimpica Rachele Bruni. Il giapponese Miyamoto parte a tutta forza, trainando il gruppo di maschi e quelle ragazze che riescono a stare in scia. La novità assoluta in qualche modo azzera l'esperienza degli atleti e rimescola le carte. Al primo cambio la confusione regna sovrana e, quando Giulia Gabbrielleschi parte, l'Italia ha circa 30 secondi di ritardo dalla testa del gruppo, occupata prima dagli Stati Uniti e poi dalla Gran Bretagna.
Ora l'Italia schiera i due uomini e, con Federico Vanelli, può iniziare la rimonta azzurra. In testa, il britannico Timothy Shuttleworth ha ormai fatto il vuoto dietro di sé. In ultima frazione, è il francese Marc-Antoine Oliver a lanciare l'inseguimento, ma la gara di Vanelli è perfetta e così il cambio a Mario Sanzullo. L'Italia, già in quarta posizione, può ora colmare l'ultimo gap. Il napoletano sfrutta la scia del velocissimo americano Jordan Wilimovsky. Le posizioni si cristallizzano nel rettilineo finale: Olivier è Oro e Wilimovsky Argento, ma anche Sanzullo resiste ed è meritatissimo Bronzo per l'Italia.
Rachele Bruni si toglie un macigno dalla spalla conquistando la medaglia mondiale, l'unica che mancava nel suo ricchissimo palmares. Ma è la vittoria di squadra, di uno dei movimenti sportivi più affiatati, vincenti, profondi e continui d'Italia. Giulia Gabbrielleschi a medaglia nel suo primo mondiale, Mario Sanzullo che corona un campionato fantastico, Federico Vanelli che prosegue un triennio in crescita esponenziale.