Un Magnini primo così come lo abbiamo visto nei duecento stile è un buon viatico e segnale per tutti gli over. Sia chiaro che crediamo fermamente all’evidente cambio di passo e di fisico dell’atleta moderno, che oggi è in grado di “sforare” le leggi stesse della natura un tempo impensabili. Filippo il trentaquattrenne - barra trentacinque tra due mesi - che pare in un gerovital da vasca non può altro che farci piacere, e il tifo per lui è incondizionato. E’ un andamento Magno, con motivazioni personali(le sue) che trovano linfa vitale nel rapporto con la fidanzata Pellegrini che ha certamente un ascendente allenante in coppia. Fede continua, Pippo la segue. Ma facendo una disamina del trentottenne che potrebbe pensare alle prossime Olimpiadi di Tokyo, la verità è che zio Pippo mette spesso la manina davanti, specie a casa sua. Il che vuol dire che, a parte i big assenti (oggi Detti in tribuna), dietro i giovani faticano oltremodo a stare al passo, troppo disorientati. Come dire forza Magnini al prossimo mondiale di corta, ma certo un piccolo problema sui ricambi lo abbiamo, e non da oggi.